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Quando è meglio togliere il ciuccio?

Tutti i bambini usano il ciuccio come aiuto per calmarsi e autoconsolarsi, per questo è normale che trovino rassicurazione nell’usare il ciuccio in tutte quelle situazioni che generano loro sensazioni di malessere. Assecondando questo istinto è consigliabile seguire il più possibile i tempi di crescita del bambino aiutandolo nel processo di abbandono del ciuccio.

Ma a che età è consigliabile togliere il ciuccio?

I pediatri ritengono che intorno ai 2 anni e non oltre i 3, sia consigliabile eliminare questa abitudine, soprattutto nei bambini che lo usano molto nell’arco della giornata. Progressivamente l’uso del ciuccio va limitato a momenti ben precisi della giornata, il riposino pomeridiano e il sonno notturno, ricordandosi sempre di abituare il bambino a toglierlo nei momenti di gioco e sopratutto per parlare per prevenire lo sviluppo anomalo del morso.

Dal punto di vista della corretta crescita della bocca e dei denti vanno scelti sempre ciucci ergonomici che rispettino l’anatomia per ridurre il rischio di malocclusioni, anche per questo è importante far abbandonare al bambino questa abitudine intorno ai 2 anni. In questo modo il morso si normalizzerà da solo con la crescita.

Bisogna anche ricordare di non intingere il ciuccio in sostanze zuccherate come il miele per non rischiare di provocare carie precoci e la baby bottle syndorme, dove i denti appunto si cariano per l’altissima concentrazione di zuccheri che si depositano sullo smalto.

 

Dott.ssa Chiara Lorenzi

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